La sostenibilità ambientale nell’ambito della progettazione e costruzione di edifici, non è più una scelta. Ormai è un imperativo dettato dalle normative, dal mercato, dalla società, dalla salute della popolazione e dal pianeta, L’attuale disponibilità di strumenti di valutazione degli impatti ambientali, della salute degli individui all’interno degli edifici a supporto del progetto costituisce un passo importante di consapevolezza, per orientare le scelte. Ma non basta. Occorre anche definire un nuovo approccio progettuale, che si relazioni all’intero ciclo di vita dell’edificio e dei suoi componenti. Pensare il progetto in un’ottica life cycle significa per il progettista essere consapevole delle ripercussioni ambientali delle proprie scelte progettuali. Ciò impone un allargamento dello sguardo a tutte del fasi del processo edilizio che si collocano a monte e a valle della vita dell’edificio: occorre infatti confrontarsi con i processi produttivi, con la provenienza dei materiali edili, con le tecniche realizzative e di messa in opera, con le modalità di dismissione e smaltimento dei rifiuti da demolizione, significa prendere in considerazione l’intero ciclo di vita dei materiali e componenti che vanno a “costruire” l’edificio e i relativi impatti ambientali e sulla salute. Un nuovo umanesimo del progettare e costruire, che chiama ad una riconversione dei saperi in chiave green, dove ogni immobile torni ad essere una combinazione di materiali opportunamente scelti, saldamente e intelligentemente connessi, in armonia con l’ambiente, sicuro e sostenibile in modo da formare un tutto omogeneo di forma particolare e prestabilita, atto all’uso cui la costruzione è destinata, con particolare riguardo alla qualità dell’aria (generalmente indicata con il termine anglosassone indoor air) e alla salubrità, che svolgono direttamente o indirettamente un ruolo di primo piano in ambito sanitario, rappresentando uno dei principali determinanti della salute, considerando che spesso l’esposizione all’inquinamento indoor è dominante rispetto a quella esterna-outdoor.
Per rispondere a queste esigenze della quarta rivoluzione industriale, che costituiscono opportunità professionali e lavorative, occorre ampliare le conoscenze e le competenze professionali da stabilire con un approccio multidisciplinare.
Un team di esperti che opera nell’ambito della ricerca nazionale e internazionale, ricercatori del mondo scientifico, accademici, Enti e liberi professionisti, in collaborazione con gli Ordini professionali, hanno predisposto da anni piani informativi e formativi per i liberi professionisti finalizzati a creare nuovi profili operativi per svolgere servizi nel settore progettuale, della consulenza tecnica e giuridica, delle valutazioni, ecc.